“Rappresentazioni del sacro e del trascendentale in Dante Alighieri e nelle icone di Marta Perugini” di Massimo Seriacopi e Marta Perugini

15,00

«È archetipica la rappresentazione della realtà trascendente attuata tanto nei versi della Commedìa di Dante Alighieri quanto nelle icone di Marta Perugini: per questo si vuole proporre qui un accostamento tra queste due espressioni artistiche, basandosi sul trait d’union che caratterizza l’opera del poeta esule fiorentino di formazione duecentesca (e di esecuzione poetica primotrecentesca) e quella della iconografa che elabora e crea in apertura di questo nuovo millennio…» (Dall’Introduzione di Massimo Seriacopi). «… Poesia e Iconografia fungono, dunque, da ponte tra questi due mondi, con la parola la prima e con la parola che si fa immagine la seconda: infatti quando si parla del lavoro dell’iconografo (letteralmente “colui che scrive immagini”), non si dice “dipingere” un’icona, ma “scrivere” un’icona, perché questa pittura è analoga alla scrittura, se non addirittura identica, è una teologia in immagini. Quello che è la parola nel Vangelo è il colore nell’icona, in quanto esiste una complementarietà fra parola e immagine, fra “logos” e “eikon”, fra ascolto e visione…» (Dall’Introduzione di Marta Perugini)

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Descrizione

Marta Perugini, senese, dopo un lungo percorso formativo con Maestri Iconografi italiani e russi, ha arricchito la propria preparazione in tecniche antiche di pittura presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze e ha imparato l’antica arte della doratura “a guazzo” con maestri dell’Opificio delle Pietre Dure.
Le sue opere, tutte realizzate con tempera all’uovo e pigmenti semipreziosi, coniugano l’arte dell’icona a quella italica dei cosiddetti “primitivi” toscani, attingendo al grande patrimonio della tradizione cristiana.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in luoghi prestigiosi come, per citarne alcuni, Palazzo Casali a Cortona, Palazzo Comunale Storico a Montalcino, Abbazia di San Galgano, Palazzo dei Consoli a Gubbio, Abbazia di Monteoliveto Maggiore e le sue opere si trovano in collezioni italiane ed estere (Irlanda, Oklaoma, North Carolina).
Ha pubblicato (con Massimo Seriacopi) “Angeli: i motori dei cieli danteschi nelle icone di Marta Perugini” (Setteponti, 2020). Ha curato (con Eleonora Sandrelli), per Fidapa BPW Italy Valdichiana, la redazione del catalogo “Annunciazioni in Valdichiana” (Setteponti, 2022).

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Massimo Seriacopi, docente di Lettere, Dottore di ricerca in Filologia dantesca, Vicedirettore della rivista Letteratura Italiana Antica, direttore di collane editoriali, autore di numerosi articoli danteschi su riviste italiane e straniere e volumi di saggi critici e di edizioni critiche di commenti inediti a Dante trecenteschi, quattrocenteschi e pascoliani.
Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo le ultime: “L’ascesa purgatoriale di Fante Alighieri” (Setteponti, 2022); “Dante senza veli. Una biografia” (con CD-audio allegato, Setteponti, 2021); “Angeli: i motori dei cieli danteschi nelle icone di Marta Perugini” (con Marta Perugini, Setteponti, 2020); “Personaggi danteschi nell’Inferno” (con Anita Norcini Tosi, Setteponti, 2020); “Dante tra poesia e teologia” (con Anita Norcini Tosi, Setteponti, 2020); “Dante Alighieri dal Casentino al Paradiso” (Helicon, 2020). È attualmente membro del Consiglio Direttivo del “Museo Casa di Dante” di Firenze.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.4 kg
Dimensioni 24 × 16.8 × 0.7 cm

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