“I cattivi hanno ragione” di Francesco Forla

“I cattivi hanno ragione”, recita il titolo della raccolta di poesia e di brani poetici a carattere saggistico di Francesco Forla. Da subito ci viene da obiettare: «sono veramente cattivi coloro che hanno il coraggio di pacificamente contestare, apponendo nero su bianco, una realtà umana, che si avverte esistenzialmente ingiusta, oppure non affascinante come, talora, abbiamo sognato?». (…) Un insieme che pone il lettore in posizione di riflessione, quale “echemetia interiore” atta a costruire un’idea meno semplicistica di se stessi e della propria via che conduce al senso della vita. In tal modo il volume assume una valenza etica e pedagogica, atta a sdrammatizzare ciò che altri uomini malvagi sanno creare con comportamenti anti-sociali e di non rispetto della natura. Dalla Prefazione di Lia Bronzi

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Francesco Forla, vero poeta novus, esordisce in poesia, per i tipi delle Edizioni Setteponti, con la raccolta “I cattivi hanno ragione”, titolo di per sé esaustivo di un modus vivendi et operandi ironico ed auto-ironico, satirico ma estremamente sincero per le emozioni esperite e provate. Pubblicazione divisa in due sezioni che sono, sia la prima che la seconda, di matrice realista e, al contempo, dadaista e metafisica. Due parti della stessa medaglia, una “andata e un ritorno”, due fasi di vita, dove la prima precede la seconda per conoscenza del vissuto. (…) Leggendo “I cattivi hanno ragione” di Francesco Forla, sembra di camminare come un equilibrista sulla corda tesa tra sogno e incubo, senza rete di sicurezza ovviamente, ma in realtà la corda è tesa tra realtà degradante e auto-coscienza di sé. Dalla Nota Introduttiva di Enrico Taddei