“Angeli: i motori dei cieli danteschi nelle icone di Marta Perugini” di M. Seriacopi e M. Perugini

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Il nostro mondo è pieno di segni ma povero di simboli, ben noti invece all’uomo del passato, e l’icona è un simbolo, manifestazione visibile di cose invisibili, una finestra aperta sul Mistero, dove ci conduce attraverso l’apparente staticità, la ieraticità e la posizione frontale delle figure dagli occhi grandi, lo splendore dell’oro, luce increata, ed i colori, usando un linguaggio allusivo e appunto simbolico del divino e, in quanto tale, accessibile se non riducibile alla coscienza umana… Tutto ciò, e molto di più, si trova nello studio messo in atto da Massimo Seriacopi e Marta Perugini. La pubblicazione, inoltre, è impreziosita da illustrazioni a colori di alcune opere della stessa Marta Perugini, le quali sono realizzate seguendo rigorosamente le tecniche antiche.

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Descrizione

Marta Perugini, senese, dotata fin da piccola di spiccato senso artistico, da oltre venti anni rivolge il suo interesse verso la pittura antica, in particolare verso quella medievale e iconografica, attratta dalla carica di spiritualità che in essa recepisce. Nel suo percorso formativo in questa arte frequenta per cinque anni i corsi tenuti dai Maestri Aleksandr Stalnov dell’Accademia Teologica di San Pietroburgo e Giovanni Mezzalira presso la Scuola Permanente di Iconografia dell’Abbazia di Maguzzano e a Milano; impara l’antica tecnica della doratura “a guazzo” sotto la guida di Docenti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e perfeziona le proprie conoscenze frequentando il Corso di Tecniche Antiche di Pittura presso l’Istituto d’Arte di Porta Romana a Firenze.
Ha svolto attività didattica teorica e pratica sull’argomento a Siena, La Spezia, Cuneo, Camogli, Rapolano Terme, Castiglion Fiorentino, Abbazia di Monteoliveto Maggiore, Cortona e a Firenze presso la Regione Toscana.
Ha realizzato i Drappelloni del Palio di Casteldelpiano (2012), del Palio di Piancastagnaio (2013), della Giostra del Saracino di Sarteano (2014) e la Tavola commemorativa del Torneo Straordinario di Tiro con l’arco del Comune di Montalcino (2018). Si è classificata al terzo posto con menzione d’onore alla Rassegna di Pittura Contemporanea Ville di Spa (Belgio) nel 2014. Le sue opere sono state esposte in mostre, collettive e personali, in luoghi prestigiosi (Palazzo Casali a Cortona, Palazzo dei Consoli a Gubbio, Chiostro Grande S.S. Annunziata a Firenze, Palazzo Comunale Storico a Montalcino, Archivio Storico del Comune di Firenze, Abbazia di San Galgano, Abbazia di Monteoliveto Maggiore) e si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero (Irlanda, Oklaoma, North Carolina).
Le sue opere sono realizzate seguendo rigorosamente le tecniche antiche, dalla preparazione della tavola (incamottatura, imprimitura) alla doratura con bolo armeno e foglia in oro zecchino brunito e punzonato, alla pittura con pigmenti semipreziosi (lapislazuli, malachite, cinabro…) stemperati in tuorlo d’uovo e vino bianco.
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Massimo Seriacopi, docente di Lettere, Dottore di ricerca in Filologia dantesca, Vicedirettore della rivista Letteratura Italiana Antica, direttore di collane editoriali, autore di numerosi articoli danteschi su riviste italiane e straniere e volumi di saggi critici e di edizioni critiche di commenti inediti a Dante trecenteschi, quattrocenteschi e pascoliani.

Informazioni aggiuntive

Peso 0.2 kg
Dimensioni 24 × 16.8 × 0.6 cm

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